Free Mind

Heather Parisi

Posted January 18th, 2013

11 comments

January 18th, 2013 09:38

A volte mi chiedo se siamo telepatici. Proprio ieri sera ho visto un bellissimo documentario (quelli che la tv italiana non trasmetterebbe nemmeno alle 4 del mattino) sulle straordinarie facoltà dei neonati e come queste vengano poi condizionate dall'educazione ricevuta dai genitori e dalla scuola. Interessante perché dimostrava con degli esperimenti (davvero divertenti) come certe capacità siano innate e non imparate (persino il camminare è una facoltà già esistente prima che il corpo sia in grado di metterlo in atto). Ora mi chiedo: la nostra personalità viene davvero forgiata da ciò che ci circonda e dalle nostre esperienze o è anch'essa un pacchetto confezionato sin dalla nascita? E con questo mi riferisco all'indole piuttosto che al comportamento, perché è innegabile che quest'ultimo sia influenzato dall'educazione ricevuta e dall'ambiente socio-culturale. Ma credo anch'esso solo in parte. Quanti esempi di bambini cresciuti magari in sette molto liberali che da grandi sviluppano, come per reazione, un odio verso i genitori troppo liberali e per i loro insegnamenti. O il caso contrario. Per non parlare dell'identità sessuale di un individuo che nessun genitore o scuola può modificare. Mi sono chiesto spesso cosa sarei diventato se fossi nato in condizioni familiari più favorevoli. Sicuramente avrei raggiunto molti più traguardi, ma sono convinto che la mia indole e personalità sarebbero rimaste identiche, in ogni caso.

PS: Ma allora avevo ragione io quando ti dissi che Dylan aveva l'espressione da Pierino!

January 18th, 2013 16:19

Mah, il genitore, si dice, e' "il mestiere piu' difficile del mondo", e nessuno nasce maestro.
Chissa', forse la verita' , ammesso che ne esista una, sta nel mezzo. Certo che troppa concessione non favorisce uno sviluppo equilibrato di una personalita' che si sta formando, anzi, spesso i bimbi troppo viziati sono adulti che non hanno accresciuto il senso di responsabilita' e , di conseguenza, hanno molti problemi di relazione e di affermazione di se stessi . Di contro, troppa violenza e' deleteria.
Per come la vedo, la fermezza genitoriale unita ad una sana e precisa distinzione dei ruoli, laddove il genitore deve, fintanto che il piccolo non diventera' un adulto, rimanere una guida , perche' cosi chiedono i bimbi e gli adolescenti, ed il piccolo avere un luogo sicuro in cui sentirsi protetto e allo stesso tempo libero per poter far fiorire la sua individualita', ben si sposano con una buona e sana dose d'amore, ingrediente principale per qualsiasi essere vivente di questo pianeta.
A prescindere dalle condizioni socio-economiche-culturali nel quale un piccolo cresce.

Poi va beh . .. sorrido quando vedo gente che dice "quella e' una buona mamma , quello e' un buon papa'", oppure il contrario, dai , quante falsita'! Solo un figlio puo' dare questo tipo di riconoscenza ad un genitore, spesso invece quando dal di fuori il giudizio e' discutibile, vedo invece figli cresciuti bene, educati e ben inseriti, quindi se la gente a volte stesse piu' zitta e si facesse gli affaracci suoi. . .

January 18th, 2013 17:22

Sia che si nasca in Occidente che in paesi meno evoluti culturalmente, la violenza non può e non deve essere mai un mezzo educativo. Val molto di più il dialogo, la comprensione, il cercare di capire insieme le cose.
Che poi ognuno nasca con una propria indole e reagisca a determinate circostanze in modo diverso e personalissimo da comne farebbe un altro, è ovvio.
Io credo che la famiglia d'origine sia tutto, perchè ti forgia comunque le basi per la persona adulta che diventerai.
Ma la violenza e l'umiliazione dovrebbero nemmeno esistere nel vocabolario di un genitore, a meno ch'egli non sia stato a sua volta educato così, ed ecco che invece di spezzare la catena della violenza, la si perpetua nel tempo, con danni facilmente intuibili.

January 20th, 2013 16:08

Molto interessante. Mi hanno colpito molto sia il fatto che in queste società tradizionali il bambino impara a vivere sperimentando i pericoli giorno dopo giorno sulla propria pelle, sia la maggiore possibilità di un divertimento attivo, sicuramente più sano rispetto all'uso diffuso nelle nostre case di mettere i bambini davanti alla tv per distrarli. Sono punti con i quali concordo. Se poi ciò influisca sulla creatività o sulla capacità di essere autonomi, come sostiene l'articolo, non saprei, ma il dubbio che possa farlo mi viene. Per quanto riguarda la violenza: neanch'io amo l'uso della violenza, sono più per lo spiegare e motivare. Inoltre ho la sensazione che i bambini occidentali (complice la nostra società consumistica), talvolta facciano un po' di fatica a distinguere un bisogno essenziale da uno non essenziale al quale si potrebbe e si dovrebbe saper rinunciare. Starebbe poi ai genitori saper insegnare ai figli il giusto valore delle cose. E per fortuna c'è chi lo fa. Anche se mi rendo conto che non è sempre facile. Pensando alle mille difficoltà quotidiane che incontrano mio fratello e mie sorelle con i loro figli, capisco che l'esperienza di chi cresce un figlio pone la persona di fronte a veri e propri dilemmi che la stessa società crea e che, a volte, entrano in conflitto con i principi che il genitore stesso vorrebbe trasmettere al proprio figlio.
Un grande abbraccio!!

January 21th, 2013 19:03

i castighi erano meglio delle sberle....
" verra' sabato..... e ci sara' la Parisi in TV .... e tu la vuoi vedere vero???? " Ricordo perfettamente il monito di mia madre e la ricetta per...rigare dritto......

January 21th, 2013 22:02

Le ricette educative di successo non esistono perché non si deve adattare la personalià di un bambino ad un certo modello educativo, piuttosto il contrario... solo in questo modo si può raggiungere un risultato positivo. In ogni caso, la violenza verbale e fisica non deve essere presa MAI in considerazione, ed è per questo che non l'ho neppure citata nei miei pensieri, anche se ahimè rimane una costante in moltissime famiglie. Lasciamo le sberle alla storia... ce ne sono state più che a sufficienza e sono servite a ben poco.

January 22th, 2013 19:52

L’educazione in generale è veramente un’emergenza. Basta guardare il degrado che si vive in molte famiglie, le notizie tristi e drammatiche di rapporti familiari, la scuola elementare con maestri talvolta incapaci, per non parlare della scuola superiore. Quante persone che operano nelle scuole sono realmente interessante alla formazione dei loro discenti? Rispetto ai bambini e all’educazione credo non esista una formula magica né un metodo specifico. Certo la violenza (sia essa anche un piccolo sberleffo) non serve a nulla, anche se da piccolo qualche volta l’ho prese eccome ma … considerando i casini che facevo forse me le meritavo.
L’educazione comunque secondo me deve avvenire nel proprio contesto, nel rispetto delle tradizioni e delle culture diverse, fatto salvo ovviamente che sia sempre garantita il bene dei bimbi. Ho sempre litigato con un mio amico di Università (dal Libano) che si professava mussulmano ma non rispettava mai il Ramadan, etc, ed io pur essendo cristiano l’ho sempre invitato ad andare fondo di quello che aveva incontrato.
Ultima nota. La settimana scorsa mi è capitato di ricontrare un mio amico (che non vedevo da cinque anni) ed ho visto per la prima volta i suoi 3 figli. Bene dopo neanche 5 minuti già giocavo con loro e ci siamo divertiti come dei matti. Mi sono detto ma vedi che i bambini già da molto piccoli hanno tutte le competenze (come le chiamano gli psicologi) per capire se giocare con me era una cosa buona oppure o no. Noi adulti facciamo molta più fatica a fidarci. Ovviamente lo stesso vale quando ad un bambino gli dici che un bicchiere non va lanciato contro un vetro; anche se piccolo lo capisce eccome che rompere un vetro non è ragionevole.
Insomma educare è importante – anche tenendo conto di tutte le scoperte di questo mondo – ma a condizione che chi educa abbia a cuore chi gli sta davanti.
Abbracci

ALFONSO

Grazie a tutti voi, soprattutto alla splendida Heather

January 22th, 2013 21:37

Su qst tema sono controcorrente. Forse xchè non faccio che imbatterrmi in bambini viziatissimi che non rivolgono alcun interesse ai rapporti umani, sono interessati gia' ai tornaconti, il bacio solo se c'è un regalo, parlano sopra agli adulti,devono sempre essere al centro dell'attenzione.....urlano, e urlano più forte se non vengono immediatamente accontentati, scalciando.
....se sono così, le colpe sono molteplici ma chiedo, una sberlina sul culettino è proprio sempre fuori luogo, deleteria, un atto violento?

January 22th, 2013 22:46

Se si è già arrivati al punto che il bambino urla, non rispetta il prossimo ed è viziato, credo che ormai non ci sia più speranza ... la sculacciata.servirebbe a ben poco... e sarebbe un ulteriore passo falso di due genitori assolutamente incapaci di crescere il proprio figlio ... L'unica salvezza per il bambino è educare i genitori a suon di frustate...

January 23th, 2013 10:42

Ah..ah..ah..hai ben ragione Edoardo. Il fatto è che ne esistono parecchi, innumerevoli casi di qst genere. L'educazione un po' allo sbando...i sensi di colpa, il riflesso dei propri sogni negati sui figli, il vedere il proprio figlio come un Einstein perché magari ha fatto 2+2. Dite che sono negativa...io ne vedo, eccome se ne vedo. Io questo non lo chiamo amore verso i figli, mi pare di più un compiacer se stessi.

June 02th, 2015 14:14

Essere genitori non è certo facile... ma neanche essere figli lo è... Ci vuole buon senso, sempre e comunque. Da entrambe le parti.

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