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Come valutare il valore di un medico
Posted 09 Giugno 2025
Alcuni passi del comunicato (link al documento in fondo) del Direttivo dei Medici della Carta di Siena dopo le affermazioni lesive dell'autorevolezza del Dott. Giuseppe Barbaro da parte di Roberto Burioni.
Il ripetersi di spiacevoli interventi pubblici da parte di alcuni Medici, per altro resi famosi e incensati immeritatamente dai canali mainstream proprio per tale funzione di “ridicolizzare” le opinioni di altri Medici che attingono le loro informazioni da dati scientificamente dimostrabili, ci ha portato a cercare di chiarire i termini generali della problematica in esame. L’ultimo caso è quello in cui il Prof. Burioni cerca di sminuire, come al solito senza sostanziare la propria opinione quindi di per sé “antiscientifica”, quanto affermato dal Prof. Giuseppe Barbaro nel programma di Heather Parisi.
Un Medico, per essere realmente tale, deve possedere tre qualità, deve: 1) sapere, 2) saper fare, 3) saper essere (un Medico).
Sapere
la medicina è (e rimarrà sempre) una “scienza empirica” che basandosi sull’evidenza, utilizza il metodo sperimentale, cioè il continuo controllo e rivalutazione critica del fatto che le ipotesi siano coerenti con le osservazioni sul campo ... non rientrando tra le “scienze esatte”, il progresso delle conoscenze mediche si nutre e cresce con il dibattito e confronto, di prove e di confutazioni, argomentazioni e controargomentazioni: in una parola si nutre e cresce attraverso il “dubbio”. Affermare “verità assolute e certe”, specialmente in medicina, significa negare la scienza ed utilizzare il proprio ruolo di Medico per trarre in inganno i cittadini.
Saper fare
In questi ultimi decenni gli interessi economicopolitici che si celano dietro alla “non neutralità” della ricerca scientifica hanno reso i risultati pubblicati, anche da riviste finora considerate affidabili, da prendere cum grano salis e non accettate acriticamente e fideisticamente, soprattutto quando la ricerca dimostra esattamente l’opposto di ciò che la nostra esperienza diretta vive. In ogni caso, questo mondo della così detta scienza ufficiale, usa metri di misura per i professionisti quali il cosiddetto “H-Index” che tende a misurare la qualità riconosciuta, ufficialmente ai vari autori di pubblicazioni su riviste scientifiche, per cui faremo le valutazioni su questa base.
Saper essere (un medico)
Il Giuramento di Ippocrate, sul punto di un eventuale contrasto di opinioni tra Colleghi, prescrive: “di ispirare la soluzione di ogni divergenza di opinioni al reciproco rispetto”. Il Codice Deontologico, all’art.58, prescrive: “Il medico impronta il rapporto con i colleghi ai principi di solidarietà e collaborazione e al reciproco rispetto delle competenze tecniche, funzionali ed economiche, nonché delle correlate autonomie e responsabilità. Il medico affronta eventuali contrasti con i colleghi nel rispetto reciproco..”
Dopo aver fatto questa doverosa disamina, volendo infine confrontare i due professionisti secondo le regole dettate dalla comunità “scientifica” internazionale, si riscontra quanto segue: Giuseppe Barbaro – H-Index 58, con 10486 citazioni (delle sue pubblicazioni); Roberto Burioni – H-Index 38, con 5085 citazioni.
Se prendiamo per valido tale metodo di misura si rileva che il Prof. Barbaro riscuote una valutazione quasi doppia rispetto a quella del Prof. Burioni.
Ma noi mettiamo l’Etica al primo posto e la consideriamo come l’elemento principale su cui basare il giudizio.
L’attribuzione del valore etico dei comportamenti del Dott. Barbaro è facilmente deducibile rispetto a ciò che giornalmente compie a favore del benessere sociale, specchiatamente senza secondi fini e conflitti d’interesse ma anzi rischiando sanzioni in un sistema dove il bianco viene nominato nero e viceversa. Sull’operato del Professor Burioni e soprattutto sulla sua posizione rispetto alla dimostrazione dell’assenza di personali conflitti d’interesse si chiede all’interessato una pubblica dichiarazione.
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