Perchè l'hai fatto, John?

Posted 08 Aprile 2011

Perché l’hai fatto John?

Perché quelle offese orrende ed ingiustificabili ? …. perché discreditare irrimediabilmente una carriera insuperabile? ….. Me lo chiedo tra l’incredulità e la rabbia …… Se avete avuto modo di vedere il video girato con un telefonino da un provocatore tanto astuto quanto vigliacco …. capirete che John Galliano era completamente ubriaco …. Questo non è certamente un alibi …..anzi …. ai miei occhi è una aggravante ….. Non capirò mai il bisogno di trovare in altro (droghe o alcol) la spinta per essere qualcuno …. Io conosco solo il sacrificio e l’abnegazione ….

Ma l’alcol, la droga o anche solo l’anestesia, trasformano senza alcun senso né controllo, la nostra indole ….. ci fanno diventare dei mostri anche quando appariamo spiritosi e brillanti ….

Mi raccontava un medico che i pazienti sottoposti a particolari anestetici si trasformano in persone assolutamente diverse ed imprevedibili,  senza che questo significhi una segreta e reale condivisione di quello che dicono …..

John Galliano è sullo stesso livello di Karl Lagerfield che per anni ha resuscitato Chanel, è come Valentino, come Giorgio Armani & Gianni Versace. Le sfilate del suo Christian Dior erano incredibili …. speciali …. diverse da qualsiasi altra sfilata ….. con quel suo talento del tutto particolare che ti faceva strabuzzare gli occhi di ammirazione ….

John Galliano era il “cocco” di Bernard Arnault. Avevo giusto letto un articolo nel quale Arnault diceva di Galliano: ”John è uno di famiglia per me … a volte è un po’ bizzarro ed ha delle pretese assurde, ma è la nostra gemma”.

Ma non è proprio all’interno di una famiglia che si usa perdonare ed aiutare? Ed invece altro che figliol prodigo …. cacciato su due piedi !!!!

Avevo trovato strana quella affermazione fatta da un personaggio come Arnault che passa per essere un sorta di Gordon Gekko francese poco incline ai sentimenti e molto attento al dio denaro ….  Il mio sesto senso non mi ha tradito nemmeno questa volta ….

E ciononostante continuo a chiedermi: “perché l’hai fatto, John? Perché?”