Free Mind

Heather Parisi

I'm a "fag hag" and I always will be

Posted 22 Marzo 2022

Sembrerebbe che io e una parte del mondo LGBTTTQQIAA ultimamente non ci pigliamo proprio.

Ma deve essere certamente colpa mia.

E pensare che la nostra luna di miele dura dal 1973 quando, ancora ragazzina, sono andata a vivere vicino a Polk Street.

Per la comunità gay di San Francisco io ero la loro “fag hag” la checca vecia, la “mamma” con cui condividere gioie e delusioni anche se ero solo una ragazzina.

Il mio primo “french kiss” fu a 15 anni con una donna di 21.

Lei era dichiaratamente lesbica, io scoprì all’istante di non esserlo, ma rimanemmo amicissime per tutto il tempo in cui fui a San Francisco.  

A quei tempi non era facile essere omosessuale.

Non come oggi, quando molto viene, giustamente, dato per scontato.  

Bisognerebbe che lo ricordassero quelli che oggi sbandierano inclusione e diversità, senza conoscerne il vero significato.

Durante tutta la mia carriera ho sempre amato, frequentato e difeso il mondo LGBTTTQQIAA.

E, occorre dirlo, è stato un amore splendidamente ricambiato.

Di più, il mondo gay è sempre stato presente nella mia arte, nei miei balletti nelle mie canzoni, nei miei gesti (vi ricordate “ocio, gay, super ok di Disco Bambina?) e nella mia vita privata.

Un amore sincero, viscerale e reciproco, perché nasce dalla stessa frustrazione, dallo stesso dolore, dalla stessa vulnerabilità.

Ho sempre pensato che la diversità sia amarsi e amare senza volerne definire i contorni, nel rispetto dell’unicità di ciascuno di noi.

Ma ho anche sempre pensato che la diversità non va annacquata, non va imposta e soprattutto non può prescindere dal rispetto reciproco.

Secondo Federico Boni (Gay.it ”Heather Parisi, pioggia di “mi piace” e retweet alla transfobia social”), io sono transfobica.

La mia colpa? Criticare il fatto che un trangender abbia partecipato a una gara femminile di nuoto.

Ammiro e rispetto il transgender nella sua peculiarità.

Ma, allo stesso modo, ammiro e rispetto la donna nella sua peculiarità.

È un rispetto che pretendo per gli altri e per me e mi oppongo a tutto ciò che lo calpesta.

È questa transfobia?

È transfobia difendere l’unicità del genere femminile allo stesso modo in cui difendo l’unicità del genere transgender, o di qualsiasi altro gender?

Chiunque ha il diritto di decidere di considerarsi il genere che vuole, ma se hai un pene e partecipi a una gara di nuoto femminile, non diventi automaticamente donna perchè lo hai deciso tu.

I’m proud to be transgender” vale tanto quanto “I’m proud to be woman” con la consapevolezza che sono due gender diversi.

Questo, gentile Federico Boni, è il significato di “girls power”.

Prenderne coscienza è non solo necessario, ma fondamentale se si hanno veramente a cuore i diritti del mondo LGBTTTQQIAA.

Questa mia posizione è condivisa anche da una parte del mondo LGBTTTQQIAA e non è casuale che uno dei miei like sia proprio a Caitlyn Jenner, primo transgender ad avere il coraggio to stand up.

Voglio dire di più.

Io non mi “nascondo dietro un like o un retweet”. Sono perfettamente consapevole di essere, in quanto personaggio pubblico, analizzata e giudicata per le mie scelte e le mie azioni.

I miei like e i miei retweet sono affermazioni esplicite delle mie idee e dei miei pensieri.

Mi sono sempre dichiarata, e lo riaffermo senza esitazione, contraria al fatto che i transgender possano partecipare ad eventi sportivi per ragioni di ovvia equità e sono egualmente contraria alla campagna di ipersensibilizzazione che viene attuata nelle scuole americane senza il coinvolgimento dei genitori, per spingere i bambini a cambiare sesso.

Ma questo non fa di me una donna transfobica.

Fa di me una donna libera da posizioni radicali e intransigenti.

Ho sostenuto il mondo LGBTTTQQIAA quando era la parte più fragile della società.

Oggi, grazie a Dio, non lo è più.

Oggi tocca a lei, vicedirettore Federico Boni, e alla gente che dà voce, come lei, al mondo LGBTTTQQIAA, far tesoro delle esperienze passate e cercar di non ripetere a parti invertite, con l’intolleranza e le posizioni intransigenti, i torti e le ingiustizie a suo tempo subiti.  

 

HPA

3 comments

22 Marzo 2022 11:14

Buongiorno! Credo che molte persone si siano convinte che la realtà sia nei proclami, nei manifesti, in modelli del mondo che soddisfi i loro desideri e la loro "educazione", intesa come indottrinamento da parte dei burattinai che guidano nell'ombra la parte superficiale della società. Il distacco dalla realtà fisica, dalle tradizioni, così come la perdita del senso critico personale, porta molti a cercare conforto e appoggio nei proclami del "Ministero della Verità", ripresi dai media e amplificati per radicarsi nella testa di più persone possibile. Certo, a me fanno l'effetto contrario, così come a molti altri... penso che molti invece non si schierino perché non non interessano loro le varie questioni che non interferiscono nella loro vita privata, come una massa con inerzia elevata, che necessita di moltissima energia per essere realmente mossa. E comunque, credo che persone come chi ti ha criticata, rappresentino una corrente di pensiero più visibile, perché messa sotto i riflettori dei media, che numerosa o realmente influente. Per questo deve fare rumore, magari colpendo personaggi conosciuti ed amati, come te. Questo, tra parentesi, dimostra che chi conta sei tu .
Grazie, e in bocca al lupo!

23 Marzo 2022 00:49

Ti avevo scritto su instagram, incredulo per quanto letto su quei likes,,,, ma stavolta nemmeno una spunta di lettura. Ci sono rimasto male anche per questo; comunque qui è quanto ti ho scritto su instagram: Pensavo almeno tu leggessi il mio messaggio. Solo vedete la spunta che avevi letto, ma niente.
Sono addolorato per quei likes transfobici. Sinceramente non riesco più a riconoscere la donna che ho sempre ammirato per il suo rispetto. Mi ha ferito questo.
Non discuterò con te, d'altra parte è il tuo pensiero e non mi permetterei mai di cambiarlo, ma.mi hai deluso fortemente.
Ti ho sempre difeso, ma da oggi non prenderò mai nessuna posizione nei tuoi confronti, nessuna. Ne a favore ne a sfavore.
Mi hai ferito.
Rimani sempre Heather e ti voglio ricordare per ciò che mi hai dato in passato e fino a una settimana fa.
Ciao

23 Marzo 2022 14:59

What a beard, what a bore... With all the issues that exit... Comunque, Dostoevskij diceva che 'la tolleranza arriverà ad un tale livello che alle persone intelligenti sarà vietato fare qualsiasi riflessione per non offendere gli imbecilli...' E Goethe che 'le persone intelligenti sono sempre il miglior manuale di conversazione'... 'Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza': Oscar Wilde, come darti torto???

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