Free Mind

Heather Parisi

Le risposte che non ti aspetti e che nessuno mai ti dirà ...

Posted 22 Settembre 2015

 

A volte la verità è scomoda se non addirittura fastidiosa e la memoria ha vita breve.

A volte non vogliamo nè vedere nè sentire e ci basta credere quello che gli altri vogliono che noi sappiamo.

Mio nonno, Grandpa Frank, era un immigrato. Ha lasciato Terra Vecchia, un affascinante paesino dell'entroterra Cosentino in Calabria, nel 1921. Le ragioni sono quelle di sempre, la speranza in un futuro migliore.

È arrivato a Ellis Island a New York con il padre, la madre e 6 tra fratelli e sorelle. Aveva solo 10 anni e sognava un nuovo inizio.

Scaltro e intelligente, Grandpa Frank ha fatto fortuna negli States aprendo 3 "Parisi's Spaghetti House", un Hotel chiamato River Mansion e addirittura un ristorante, il Mansion Belle,  sul battello che navigava lungo il Sacramento River in California !!!!

Aveva il successo e l'ambizione che scorrevano nel sangue di calabrese.

Gli Stati Uniti sono stati per eccellenza terra di immigrazione, dall'Inghilterra, Irlanda, Italia, Polonia, Germania, Russi, Cina etc. ...

Alcuni di loro hanno fatto la storia dell'umanità: Albert Einstein, Joseph Pulitzer, Sergey Brin, Mr. Google ..... ma lista è lunghissima.

Immigrati famosi sono giunti anche in Inghilterra: Sigmund Freud, T.S. Eliot, Henry James, solo per nominarne alcuni.   

Eppure, il tema dell'immigrazione è ancora pieno zeppo di pregiuzi e di approssimazioni.  

Affinchè tanti luoghi comuni di cui ci si riempe la bocca, non siano più un alibi ....... vi propongo alcuni spunti di riflessione

liberamente tratti da un articolo sul fenomeno dell'immigrazione apparso su  "Internazionale" a firma di Jacopo Ottaviani.

 

1)      L'Europa rischia l'invasione ?

Secondo l'Unhcr (Nazioni Unite per i rifugiati), 875mila migranti e profughi sono arrivati via mare in Europa dal 2008 al settembre 2015. Anche se tutti fossero rimasti in Europa, si tratta dello 0,17 per cento della popolazione europea (che è di 507 milioni di abitanti).

2)      L'Italia è il paese con più profughi in Europa?

No. L'Italia, come sottolinea l'inchiesta di Valigia Blu, accoglie un profugo ogni mille persone e risulta sotto la media europea (1,1 ogni mille) e ben al di sotto di Svezia (11 ogni mille) e Francia (3,5 ogni mille). In Medio Oriente, il Libano accoglie circa 1,2 milioni di profughi (232 rifugiati ogni mille abitanti), pari a un quarto della popolazione del paese e la Giordania 672.930 profughi, 87 ogni mille abitanti

3)      Gli immigrati in Italia pagano le tasse?

Sì. Dal punto di vista fiscale, secondo le stime di uno studio della fondazione Moressa anche in Italia, come nel resto d'Europa, i lavoratori stranieri pagano più tasse di quanto non ricevano sotto forma di prestazioni (12,5 miliardi di spesa contro 16,5 di contributi versati)

4)      I migranti fanno aumentare la disoccupazione?

No. Le analisi statistiche riportate dall'Istituto universitario europeo - in uno studio cofinanziato dall'Unione europea - mostrano che la disoccupazione e l'immigrazione nei paesi europei non vanno di pari passo, ma anzi si muovono in direzione opposta.  In Italia, per esempio, i dati Istat elaborati dalla Fondazione Moressa mostrano come i lavoratori immigrati tendono a esercitare in aree differenti da quelle dei lavoratori italiani.

 

Anche io sono una immigrata pur avendo fatto il percorso inverso dagli Stati Uniti all'Italia. Mai nessuno mi ha fatto sentire straniera o a disagio, nè ha "alzato muri" contro di me  ..... e così dovrebbe essere per tutti.   

 

HP

 

 

5 comments

22 Settembre 2015 12:01

What can I say, you're right on every front Heather.
The father of my grandad moved from a tiny village in Tuscany to Brooklyn - then he went back. Almost every family in Italy has a grandad or somebody who moved to France, to Germany, to Belgium, to the US to improve his/her life.
But short memory is a curse, dear Heather, especially when money is lacking. There's always somebody who rises up to tell you how miserable you are and to blame those who are, in fact, in a worst situation. And if you have short memory, you tend to believe that.
You were shiny and blonde and American when you moved to Italy. Sadly, we have to point out that there are immigrants of A class and immigrants of B class. Nobody'd ever dare to say that Heather Parisi stole her job from some italian dancer- you're a sort of national treasure. would that be the same if you'd have come from some poor country of asia/africa? I don't now. I was just listening to a trash-dance song from 1981 (I'm a radiospeaker). The lyrics is like, a vamp-girl is talking to a womanizer and asking where he's from - every time she says: "well I think you're from Morocco" we hear on record a huge sound of laughs. Well... yeah, of course is a joke-song but I thought that actually was a little racist...
Ignorance is something very dangerous, as Orwell pointed out.
(I'm glad you started this blog, proves that you're not only a talented dancer but also a clever woman).

22 Settembre 2015 13:54

Tu sei SEMPRE stata e rimani un valore aggiunto. Sei arrivata quasi per caso nel bel paese, l'Italia, ma con un curriculum da far venire i brividi!!! Non sei fuggita da niente e da nessuno. Questa marea infinita di profughi merita sicuramente una chance di riscatto umano e la possibilità di una vita migliore e onesta. Solo che parte col piede sbagliato della clandestinità...e rimane impigliata in una rete dalla quale liberarsi è un'utopia...

22 Settembre 2015 16:19

Concordo con la bella riflessione di Roberta. Vero, Heather e' arrivata in Italia si, ma con una enorme dose di talento , cosa alquanto rara, cosi come le personalita' sopra elencate. Pur con i disagi di chi emigra, e' chiaro che se si nasce con qualita' che si elevano abbondantemente sopra la media, si hanno meno problemi.

Si dovrebbe parlare invece di chi emigra dalla guerra e dalla fame, di chi non ha potuto studiare, informarsi, di donne giovani con bimbi in braccio ( quindi con le spalle gia' cariche di pesi ) , di chi arriva ed e' ancora imprigionato in un'ideologia religiosa e sociale che non puo' che collimare contro una societa' come la nostra completamente differente, aumentando cosi le difficolta' di un ipotetico inserimento sociale.

Questo non vuol dire non si debba dare una possiblita' a tutti, infatti in Italia direi che molto si sta facendo , dalle parrocchie ai comuni, si cerca di donare speranza e futuro. Ma chiaro che molto dipende anche dalla persona , la sua capacita' di adattamento, di apprendere ( dalla lingua, al modo di inserirsi , di vestirsi etc. . ), di cercare di stare lontano da giri sospetti e illegali, alcuni riescono altri, purtroppo, no.
Se si cerca la via, paradossalmente "facile" del contrabbando si continuera' a rimanere 'immigrati', se ci si impegna affinche' la propria esistenza viri veso una meta dignitosa, penso che non sia impossibile per nessuno, come dimostrato anche dagli esempi di Heather del nonno , persona "comune" come potrebbe esser un qualsiasi immigrato di oggi.

25 Settembre 2015 09:49

Argomento molto delicato e complesso, anche io sono dell'idea che bisogna dare una possibilità di una vita migliore a tutti, spesso dico che noi abbiamo la fortuna di essere nati nel luogo giusto... In realtà però non è tutto così semplice, bisognerebbe avere la cultura dell'accoglienza e imporre delle regole che, purtroppo, nel nostro bel paese che, credetemi, tanto adoro, non rispettiamo nemmeno noi! Bisognerebbe fare dei corsi in Italia per insegnare educazione civica, è fondamentale, sempre secondo me, imparare a rispettare prima di insegnare a farsi rispettare, no?!

28 Dicembre 2015 02:32

Heather!
I was fine-tuning my lineage charts and came across your wonderful blog! We are 3rd cousins - are grandparents (Frank and my Grandmom Anne(92 and still staying strong) were 1st cousins! (Serafina and Frank were brother and sister) Frank even invited her for her honeymoon but she could not make it! I just got married and go to Terravecchia in the next week or so to see if I can find some more out! Then off to Rome! Email me if you should desire some pictures that may be of interest irene.trantas@gmail.com. Happy New Year and best of health and happiness to you and yours, Irene

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